domenica 25 aprile 2010

Libertà di Paul Eluard



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Libertà di Paul Eluard


Auguro una buona Festa della Liberazione a tutti quelli che si sentono contenti di essere stati, a suo tempo, liberati. E a chi oggi sembra non aver memoria del sangue versato ricordo che grazie al sacrificio dei nostri fratelli Italiani oggi possiamo e dobbiamo sentirci liberi di esprimere il nostro pensiero, di confrontarci con chi non ha le nostre idee, di affermare che non c'è bene più grande della Libertà per noi e per ogni altro popolo della Terra.


Su i quaderni di scolaro
Su i miei banchi e gli alberi
Su la sabbia su la neve
Scrivo il tuo nome

Su le immagini dorate
Su le armi dei guerrieri
Su la corona dei re
Scrivo il tuo nome

Su la giungla ed il deserto
Su i nidi su le ginestre
Su la eco dell'infanzia
Scrivo il tuo nome

Sul mio cane ghiotto e tenero
Su le sue orecchie dritte
Su la sua zampa maldestra
Scrivo il tuo nome

Sul vigore ritornato
Sul pericolo svanito
Su l'immemore speranza
Scrivo il tuo nome

E in virtù d'una parola
Ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti

Libertà.di Paul Eluard

mercoledì 21 aprile 2010

Conosco delle barche (Jacques Brel)



Conosco delle barche che restano nel porto
per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire,
hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora, ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto, ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano.
(Jacques Brel)

domenica 4 aprile 2010

Tre poesie per la Pasqua



Poesia di pasqua di Giovanni PaoloII

La pace si costruisce

Aprite gli occhi a visioni di pace!
Parlate un linguaggio di pace!
Fate gesti di pace!
Perché la pratica della pace
porta alla pace.
La pace si rivela e si offre
a coloro che realizzano,
giorno dopo giorno,
tutte quelle forme di pace
di cui sono capaci.

*************

Noi ti preghiamo di Raoul Follereau

Signore
facci la grazia di capire
che, ad ogni istante,
ci sono milioni di esseri umani
che sono pure tuoi fratelli,
che muoiono di fame
senza avere meritato
di morire di fame...
che muoiono di freddo
senza avere meritato
di morire di freddo.
E non permettere più, Signore,
che noi viviamo felici, da soli!

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Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.
Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.
Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.

TAGORE


A tutti, ma proprio tutti, AUGURI AFFETTUOSI DI BUONA PASQUA!